Ricevo e pubblico.
Cinque MAGGIO 2000
Ei fu. Siccome mobile
per tanta pedalata
passò l’anima mitica
la soglia tribolata,
così per niente tacita
l’Italia al nunzio sta'.
Canta le lodi ultime
al Gino nazionale,
né sa quando un simile
bel colpo di pedale
le sue montagne splendide
ad esaltar verrà.
Dal Rolle alla Scoffera,
dal Galibier al Ghisallo,
quel gran securo al rosa
fece seguire il giallo.
Trionfò nelle Saneremo,
sui monti di Briancon.
Fu vera gloria? I posteri
non dovran dar sentenza,
bensì chinar la fronte
a Dio e alla sua potenza
che volle in bicicletta
più vasta orma stampar.
Oh, quante volte àfono
narrar se stesso imprese...
Senz’altro anche nell’ésito
i suoi ricordi accese
e dei giorni che furono
lo assalse il sovvenir.
Pensò alle balze ripide,
alle volate impàri,
ai lampi dei fotografi,
all’ombra dei gregàri
e al timido gregario
che Fausto diventò.
Coppi arrivò. Due uomini
un contro l’altro armati
divisero l’Italia
dal tifo frastornati.
La morte or li accomuna
nel nostro gran dolor.
Carlo Delfino
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pazzo scatenato.
RispondiEliminagradevolissimo mottetto.
mad max